31 gennaio – Va in archivio anche questa ennesima edizione di una delle corse più longeve d’Italia
e in questa giornata grigia (per fortuna non piovosa) i dati della sezione agonistica abbiano fatto registrare un buon miglioramento: 658 arrivati (di cui 124 donne) contro i 605 del 2024. Per quanto riguarda i non competitivi, non oso pronunciarmi: il comunicato stampa della Fratellanza cede alla facile lusinga del titolo ”la carica dei cinquemila”, che evoca le sesquipedali millanterie dell’altra gara-clou modenese, la Corrimodena, ogni anno introdotte da questi titoli dalmatici privi di ogni fondamento. La tv di regime, Trc, e la Gazzetta di Modena (sempre generose verso gli eventi locali), hanno parlato di “quasi 5000”: la personale impressione, di uno che con questa ne ha corse 41, non giungeva a tanto: a meno che, per arrivare a 5000, non si contino anche i portoghesi, quelli che inorriditi dai 7 euro della tariffa minima sono partiti senza pettorale, magari mezz’ora prima nello stile mediopadano.
Ma sono piccolezze, di fronte a una corsa storica (il comunicato ufficiale abusa dell’aggettivo “classico”: il percorso è sempre quello classico, con partenza da Viale Berengario per poi imboccare la Via Emilia tra le classiche bancarelle della Festa del Patrono; alle ore 14:30 il classico sparo) che ha saputo risorgere dalle sue ceneri dimostrando ancora una volta la lungimiranza del duo Gigliotti-Finelli che nel 1973 trasformarono in gara il tradizionale pellegrinaggio dei modenesi al luogo natale del loro patrono.
Dal versante agonistico, è stato un assolo dei due vincitori: il 25enne marocchino Abdellah Latam, raggiunto verso metà gara il primo dell’edizione 2023, Iliass Aouani, se ne è andato per i fatti suoi tagliando il traguardo in 39’39”, quasi un minuto meglio del 40’32” dell’avversario, incalzato a sua volta da Stefano Cecere con 40’41” e dal nostro PIETRO PELLEGRINI giunto 4° con il tempo di 40’43.
Netto invece il miglioramento in campo femminile, dove Elisa Palmero, già prima nel 2023, domina in 43’27”, un minuto meglio della vincitrice 2024, e ben due minuti e mezzo sulla seconda, la russa Evgeniia Taubert (45’57”, un soffio davanti a Benedetta Coliva, 46’01”).
UN GRANDISSIMO COMPLIMENTO PER QUESTO SUPER RISULTATO A PIETRO DA TUTTA LA SOCIETA’ .. GRANDE PIETROOOOOOOOOOOO