Ancora l’attività motoria, ancora il popolo del podismo in subbuglio.
In almeno da quanto visto nei commenti di chi ha proposto le indicazioni della nuova ordinanza della Regione Veneto.
Permo restando che il DPCM che regola questa sfera parla di prossimità della propria abitazione, qualche regione come il Veneto e il Piemonte ha stabilito entro 200 mt da casa altre invece il divieto assoluto come in Campania. Il Trentino invece non dice nulla a riguardo dei 200m e rimane li in balia delle parole e non dei numeri e quindi vige il buon senso dicono ..
Da ieri in Veneto, la novità proposta da Zaia è quella di togliere il limite dei 200 mt, resta però immutata l’attività motoria individuale e come previsto a livello nazionale e in quindi in prossimità della propria abitazione. La ratio è un atto di fiducia verso i veneti. No 200 mt, no 220 mt, ma certamente no 4/5 km dalla propria abitazione. Lo spazio necessario per sgranchire le gambe. Ad una precisa domanda di uno dei giornalisti presenti sul raggio minimo e massimo Zaia risponde:” Il raggio è quello del buon senso, non quello di preparare la maratona”.
Di fatto non cambia nulla, per i runner l’attività motoria all’aperto è allenarsi, per chi amministra i comuni è una passeggiate, al massimo una corsa ma non come la intendiamo noi. Questo è palese dalle tante segnalazioni di chi viene fermato perchè sta correndo. L’ordinanza della Regione Veneto non è una apertura, non è il segnale di un fine emergenza, è semplicemente un fidarsi dei propri cittadini e dar fiducia che non se ne approfitti.
Togliere i 200 mt come limite non è ricominciare a correre liberamente.
Ad avvalorare questa tesi è il fatto che è comunque SEMPRE prevista l’uscita di casa con la mascherina o dispositivi di protezione e con i guanti.
Si riesce a correre come lo intendiamo noi con la mascherina sul volto?
Ricordate quando è uscito il DPCM con la dicitura “in prossimità della propria abitazione”?
Tutti a chiedersi cosa volesse dire, ci si chiedeva quale fosse il parametro, come ci si dovesse regolare; ecco Zaia lo dice: usate il buon senso ma restate in prossimità della propria abitazione.
Per ora in Trentino si rimane nelle immediate vicinanze…
Il Comandante della Polizia Municipale di Trento Lino Giacomoni ha parlato del concetto di prossimità: “Un concetto che va declinato nel tempo e nella distanza. In pochi minuti si deve essere in grado di tornare alla propria abitazione”.
Quindi dipende dalla velocità della persona che è legata al territorio (se uno abita in pianura potrà fare più metri) e dipende da cosa si intende per pochi minuti…
DECRETI TRENTINO : | DECRETI NAZIONALI: |
Decreto trento 12 marzo | DPCM 9 marzo 2020 |
DPCM 9 ulteriori marzo 2020 | |
DPCM 1 aprile 2020 | |